Questo è un comportamento molto comune specialmente fra i runner over 40 neofiti della corsa. Il modello tipico è: sono sedentari, iniziano a correre, si innamorano dello sport, vogliono migliorare, raggiungono qualche risultato, aumentano il chilometraggio, si fanno male…..Bene, un po’ di informazione potrebbe migliorare la considerazione della forza come una parte importante della routine settimanale, quindi scaviamo un po’ più a fondo nei principali vantaggi dell’allenamento della resistenza nel running.
La protezione di tendini e ossa
I muscoli agiscono come ammortizzatori: se una macchina circola con ammortizzatori usurati è molto probabile che si possano verificare danni alla carrozzeria. Lo stesso si applica al corpo umano: muscoli deboli producono meno stimoli sul tessuto connettivo dei tendini, che saranno a loro volta più deboli e più soggetti a degenerazione e infiammazione cronica.
L’importanza dell’acqua intracellulare nei muscoli
L’acqua presente in tutto il corpo è importante per la salute e le prestazioni ottimali, ma l’acqua intracellulare deve essere presa ancora più in considerazione. Un altro buon motivo per sviluppare e preservare i muscoli è una maggiore quantità di acqua intracellulare, che può essere immagazzinata dalle cellule muscolari. Nel caso in cui ci fosse sarcopenia (deficit di tessuto muscolare) saranno meno le cellule a trattenere l’acqua, a prescindere dalla quantità di acqua assunta.
“Più beviamo, più eliminiamo il liquido attraverso le urine senza raggiungere un’idratazione ottimale.”
Una giusta quantità di acqua intracellulare è fondamentale per un funzionamento ottimale delle cellule e per essere performanti in competizioni lunghe, specialmente con climi caldi.
La corretta posizione e un passo efficiente di corsa
Se si sta in piedi sul ciglio della strada e si osservano i partecipanti ad una maratona al 10° e 20° chilometro si notano differenze sostanziali sia nella posizione del corpo che nella lunghezza e frequenza del passo. Le differenze più comuni tra i due punti di controllo sarà una postura del tronco meno stabile e una falcata più corta e lenta. I cambiamenti dello stile di corsa sono quasi completamente correlati alla fatica muscolare, più lunga è la distanza maggiore è l’effetto dell’esaurimento dell’energia.Per questo motivo, se l’atleta perde efficienza muscolare, l’efficienza della corsa in sè e per sè sarà inferiore. Muscoli del core deboli causano oscillazioni del tronco anteriore e laterale con conseguente spostamento del centro di massa del corpo con maggiore rischio di problemi alla schiena.
Le gambe affaticate diminuiranno il rimbalzo generato dalla capacità dei muscoli di “immagazzinare” l’energia cinetica ad ogni impatto al suolo e di restituirla attraverso i tendini e la fascia connettivale che funzionano come una molla, comprimendo e rilasciando in punta. Al contrario, i muscoli stanchi si stireranno all’impatto del piede dissipando la maggior parte dell’energia e vanificando l’azione elastica dei tendini.
Ne risulterà un tempo di contatto del piede più lungo. I muscoli deboli lottano anche per stabilizzare la caviglia, il ginocchio e l’anca aumentando il rischio di distorsione e dolore dei muscoli stabilizzatori dell’anca.
3 regole per un allenamento della forza efficace per i runner
Abbiamo detto all’inizio che il peso superfluo rallenta il runner, per questo motivo è fuori discussione aumentare la massa muscolare. Tuttavia, abbiamo descritto i benefici di muscoli ben allenati ed è giunto il momento di suggerire un programma di allenamento che potrebbe produrre i benefici attesi.
- Lavorare sui muscoli del core: plank, torsioni e bridge sono l’insieme di base dell’allenamento. Il nostro suggerimento è di aumentare il livello di difficoltà diminuendo il numero di punti di contatto: ad esempio, bridge o plank su una gamba.
- Allenare la forza fuori stagione: trascorrere qualche settimana fuori stagione imparando ed eseguendo movimenti di base del power lifting può essere un ottimo investimento. Half squat, bench press, deadlift e clean & jerk e clean & press sono i movimenti fondamentali che devono essere appresi sotto la guida di un esperto.
- Allenare la catena cinetica, non il singolo muscolo: la corsa coinvolge molti muscoli ad ogni passo con un rapido passaggio da una contrazione eccentrica a quella concentrica. Avvicinandosi alla stagione agonistica, sono fattori da considerare per progettare esercizi che rispettino la cinematica sportiva; la scelta di esercizi che coinvolgono la parte superiore e inferiore del corpo allo stesso tempo aumenterà la coordinazione e la forza specifica.